TT è l’acronimo inglese di Tertiary Treatement, ovvero un processo il cui l’ultrafiltrazione ha lo scopo di rimuovere batteri e macromolecole a valle di un processo di sedimentazione secondario. L’applicazione con membrane pressurizzate è solitamente impiegata per ottenere un permeato di altissima qualità in previsione del suo riuso in agricoltura, oppure per il suo ritorno all’interno di cicli produttivi industriali. Le membrane ZeeWeed® pressurizzate sono realizzate in due differenti materiali a seconda del tipo di applicazioni richiesto, PVDF oppure PES. Con il primo materiale si ottiene una membrana a fibra cava la cui superficie è costituita da miliardi di pori che agiscono come una barriera fisica per le impurità, ma che permettono alle molecole d’acqua di passare. I dispositivi a membrane ZeeWeed in PVDF per applicazioni terziarie lavorano in configurazione OUT-IN, ovvero il senso della filtrazione va dall’esterno della fibra cava verso l’interno in maniera tale che i solidi sospesi rimangano all’esterno della membrana mentre solo il permeato (acqua chiarificata) raggiunge il canale interno della fibra (lumen) da dove viene poi raccolto e convogliato verso lo scarico finale. La variante in PES si differenzia per la configurazione di lavoro che è IN-OUT e per la tipologia di costruzione della membrana stessa, che prevede una fibra tubolare multicanale all’interno della quale viene avviato il refluo pressurizzato da filtrare. Il PES consente alla membrana di rimanere permanentemente idrofilica e riduce la tendenza al fouling (sporcamento).
Le membrane per applicazioni terziarie sono organizzate in moduli contenuti a loro volta in vessel pressurizzati organizzati in skid preassemblati in funzione della superficie richiesta; la particolare configurazione del modulo ne consente il diretto aggancio agli altri moduli e al collettore del permeato costituendo così un elemento autoportante pronto per essere posizionato senza la necessità di costruire telai e piping (soluzioni Rackless).